Lettera Aperta
Convenzione ARCEA/CAA
21 Febbraio 2025
- Gianluca Gallo -Assessore regionale Agricoltura Regione Calabria
- Giacomo Giovinazzo – Commissario ARCEA
- Presidenti e Direttori Organizzazioni Professionali Agricole Calabria
- Coordinatori regionali CAA Regione Calabria
Gentili tutti,
volutamente, nelle osservazioni fatte alla convenzione e inviate dalla sede nazionale ad ARCEA, non c’è alcun pronunciamento sull’art. 23. Sugli aspetti trattati nell’articolo, ritengo necessario un approfondimento non tecnico bensì politico. La presente riflessione la scrivo nella duplice veste di Presidente di ANPA – LiberiAgricoltori Calabria e di Coordinatore regionale del CAA Liberiagricoltori.
Negli ultimi anni, la struttura burocratico-amministrativa del Dipartimento Agricoltura e la stessa ARCEA, hanno registrato importanti passi avanti verso una maggiore efficacia ed efficienza del loro funzionamento, attraverso lo snellimento di alcuni procedimenti, la qualificazione e la velocizzazione della spesa per il settore. Le Organizzazioni Professionali Agricole hanno sempre offerto il loro apporto e sostegno politico-sindacale mentre tutti i CAA, chi più chi meno, si sono sforzati per strutturarsi in maniera tale da essere all’altezza delle sfide poste dai compiti e dalle funzioni delegate dalla Regione e da Arcea.
Tutto questo, non è mai avvenuto in una condizione di normalità. Viceversa, se è stati costretti a lavorare in una situazione di grande precarietà dovuta, principalmente, ad una profonda modifica apportata al sistema informatico (SIAN) fatta male e in tempi sbagliati che, soprattutto nell’ultimo anno, ha paralizzato, per lunghi periodi, e ancora oggi blocca l’attuazione dei procedimenti propedeutici all’erogazione delle risorse della PAC agli Agricoltori.
La situazione mette tutti in sofferenza. La parte pubblica (ARCEA) sempre più concentrata su un’azione di indirizzo e controllo, i CAA sempre più impegnati nelle funzioni gestionali dei procedimenti necessari per l’erogazione delle risorse da parte della Regione e di Arcea.
Nel funzionamento e nel finanziamento del sistema oggi si è determinata una situazione che va affrontata in quanto, i CAA nel mentre vengono considerati al pari del soggetto pubblico (pensiamo al ruolo di pubblico ufficiale attribuito all’operatore del CAA, con tutte le responsabilità annesse e connesse), devono funzionare come soggetti privati senza sostegno finanziario adeguato.
Da tenere, inoltre, in conto che le sedi operative sono soggette a controlli e sanzioni che, sicuramente, sono necessari e da condividere, però, necessitano di risorse per offrire tutte le garanzie richieste dall’Organo pubblico e rigorosamente definite nella convenzione ARCEA/CAA.
Oggi si è determinata una situazione che va affrontata in quanto, almeno per quanto ci riguarda, non più sostenibile per i CAA. In tutte le altre regioni e la stessa AGEA, il problema dei costi di funzionamento dei CAA, già da anni, è stato positivamente intervenire intervenendo con la destinazione significativa di risorse pubbliche comprese tra 21 euro erogati da AGEA e una media di 60 euro erogati dagli altri Organismi pagatori regionali per fascicolo. La gran parte degli OP, inoltre, contribuisce al finanziamento delle attività delegate per la gestione UMA.
In Calabria la situazione deve essere affrontata al pari delle altre Regioni per attenuare i costi a carico degli Agricoltori; di quegli Agricoltori sempre più stremati dalla crisi che non riescono a fare reddito e che, se non vengono sbloccati subito i pagamenti, nei prossimi giorni avvieranno la mobilitazione con forme adeguate di protesta.
Gli Agricoltori non possono più sentirsi dire che non possono essere pagati perché ci sono le bandierine rosse, gialle, arancioni o di altro maledetto colore generate da un sistema informatico costosissimo ma fatiscente e incapace di assicurare un funzionamento decente.
ANPA – LiberiAgricoltori Calabria, e penso anche le altre Organizzazioni, non è disponibile ad assistere e subito la situazione di impasse che si è determinata pena, diventando controparte degli stessi associati.
Sicuramente, ognuno prenderà le decisioni che riterrà più opportune. ANPA – LiberiAgricoltori avvierà nelle forme dovute un’adeguata mobilitazione in difesa dei propri associati e di tutta l’Agricoltura.
Confidando nella sempre dimostrata sensibilità e disponibilità dell’Assessore Gallo e del Commissario Giovinazzo ritengo necessario iniziare subito un confronto sulle domande poste.
Giuseppe Mangone