Un' Organizzazione diversa per una Nuova Rappresentanza dell'Agricoltura Calabrese

L’ANPA nasce per l’iniziativa di gruppi di agricoltori che decidono di difendere i propri comuni interessi professionali, economici, sociali e morali in una posizione di autonomia e dignità nella convinzione che va rivisto il tipo di rappresentanza del mondo agricolo che così strutturato e ‘ del tutto insufficiente a dare risposte adeguate agli altri componenti della filiera agroalimentare. L’ANPA inizia le proprie attività con l’Assemblea Costituente che si tiene a Roma il 18/2/2000 e già nel primo anno di attività si accredita verso AGEA con la quale nel 2001 firma la Convenzione Generale. Dall’Agosto 2002 il Ministero della Salute autorizza l’ANPA ad accedere all’Anagrafe Bovina gestita dall’lstituto Zooprofilattico Sperimentale. Costituisce nell’Ottobre 2002 il Centro Autorizzato Nazionale Assistenza Produttori Agricoli Srl ottenendo l’autorizzazione ad operare dalla Regione Lazio come CAA ai sensi del decreto legislativo 165/1999 il 17 febbraio 2003 per l’intero territorio nazionale. Nel 2003 il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali riconosce l’ANPA come Associazione sindacale dei datori di lavoro e dei lavoratori dell’agricoltura a carattere nazionale autorizzandola a sottoscrivere con l’INPS la convenzione per la riscossione dei contributi sindacali dei coltivatori diretti e dei datori di lavoro agricolo e laconvenzione per la riscossione delle deleghe legate alla disoccupazione agricola. Nel 2006 l’ANPA è autorizzata per lo Sportello Unico Immigrazione dal Ministero degli Interni e dal Luglio dello stesso anno partecipa al Tavolo Agroalimentare istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Nel 2007 l’ANPA viene autorizzata dal Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture alle attività di consulenza per la circolazione delle macchine agricole; stipula il Protocollo di Intesa con i Ministeri dell’Interno e della Solidarietà Sociale per i procedimenti di competenza dello Sportello Unico per l’Immigrazione 2007; sottoscrive il Verbale di Accordo presso il Ministero del Lavoro sulla crisi aviaria e sottoscrive il Protocollo di Intesa con Unioncamere. Nel 2008 il MIPAAF inizia a convocare l’ANPA ai Tavoli di Filiera istituiti presso il Ministero. Nel 2009 l’ANPA aderisce all’Associazione Generale Cooperative Italiane ed entra nel capitale di CAAGCI Srl Sempre nel 2009 l’ANPA sottoscrive presso il MIPAAF il Protocollo d’Intenti della Filiera per la Mozzarella di Bufala Campana DOP; ottiene un seggio nel Comitato Consultivo per l’Agricoltura Biologica e partecipa al Gruppo di Lavoro per la revisione del Sistema Amministrativo per gli aiuti comunitari istituito presso il MIPAAF. Nel 2011 l’ANPA ottiene in marzo un seggio nel Tavolo di Filiera Frutta in Guscio e nell’agosto nel Tavolo di Filiera per il Riso entrambi istituiti presso il MIPAAF.

Nell’agosto del 2013, a seguito della sentenza del TAR Calabria n. 743/2012, a conclusione dell’istruttoria del dipartimento Agricoltura della Regione Calabria,

L’ANPA viene riconosciuta tra le

Organizzazioni Professionali Agricole

maggiormente rappresentativo

Con l’Assemblea tenutasi il 5 e 6 Luglio 2012, a Roma, si è costituita la Confederazione Italiana Liberi Agricoltori (LiberiAgricoltori). 

La Confederazione ha caratteristiche di assoluta diversità rispetto a quanto conosciuto nel mondo agricolo italiano.

Alla Confederazione si aderisce direttamente, attraverso Associazioni e Comitati Autonomi e attraverso le Associazioni Territoriali aderenti all’ANPA e alla UGL Coltivatori.

La LiberiAgricoltori ha una struttura a piramide rovesciata dove l’elemento decisivo è il territorio e dove la funzione della struttura nazionale è quella di coordinare i rapporti con le Istituzioni Nazionali e rappresentare le istanze che provengono dalla periferia.

La LiberiAgricoltori diventa il punto di riferimento per tutti quei gruppi, quei movimenti, quegli agricoltori che vogliono dare una svolta alla propria vita riappropriandosi della possibilità di decidere il proprio futuro.

La Confederazione, che parte già grande e con un solido sistema organizzativo, potrà dedicare ogni risorsa alla soluzione dei problemi veri delle aziende agricole italiane.

Le regole interne sono poche e semplici da rispettare.

Gli incarichi confederali non danno diritto a retribuzione, la battaglia sindacale si incentra sulla riduzione delle poltrone agricole e dei loro compensi, sulla totale semplificazione degli adempimenti burocratici affinché sia possibile alle aziende autogestirsi senza dipendere dalle Confederazioni sindacali per i servizi. Chiediamo l’eliminazione di tutte le rendite di posizione che pesano sulle imprese come l’obbligo dell’assistenza nei contratti agrari delle organizzazioni sindacali.

All’indomani dell’Assemblea Costituente il processo di sviluppo non si arresta ma trova nuove energie.

La LiberiAgricoltori chiede per le proprie aziende un profondo cambiamento alla politica.

Se dobbiamo produrre derrate alimentari per sessantamilioni di italiani che oggi non hanno più garantiti i prodotti della qualità necessaria dobbiamo trovare il modo giusto per farlo.


LiberiAgricoltori per essere liberi e rappresentare direttamente i propri interessi

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