Si pensa che la diffusione del caciocavallo sia avvenuta nel 323 a.C., quando Alessandro di molosso mandò 300 famiglie bruzie in Epiro.
Il primo autore che descrive la tecnica usata dai greci nella preparazione del cacio è Ippocrate, nel 500 a.C.
In seguito diversi autori, fra cui Columella e Plinio, hanno trattato dei formaggi nelle proprie opere.
In particolare, Plinio esalta le qualità del “butirro”, antenato del nostro caciocavallo, definito “cibo delicatissimo”.
Il nome “caciocavallo” prende origine dalla modalità di conservazione. Durante la stagionatura, infatti, veniva appeso in coppie legate da un giunco, a cavallo di pertiche di legno, disposte in prossimità di focolari.
La denominazione “Silano”, invece, deriva dalle origini antiche del prodotto, legate all’Altopiano della Sila.